Nuova Riveduta:

Genesi 44:17

Ma Giuseppe disse: «Dio mi guardi dal far questo! L'uomo nella cui mano è stata trovata la coppa, lui sarà mio schiavo; quanto a voi, tornate in pace da vostro padre».

C.E.I.:

Genesi 44:17

Ma egli rispose: «Lungi da me il far questo! L'uomo trovato in possesso della coppa, lui sarà mio schiavo: quanto a voi, tornate in pace da vostro padre».

Nuova Diodati:

Genesi 44:17

Ma Giuseppe disse: «Lungi da me il fare questo! L'uomo, in mano del quale è stata trovata la coppa, sarà mio schiavo; quanto a voi, ritornate in pace da vostro padre».

Riveduta 2020:

Genesi 44:17

Ma Giuseppe disse: “Mi guardi Iddio dal fare questo! L'uomo nella cui mano è stata trovata la coppa, sarà mio schiavo; quanto a voi, risalite in pace da vostro padre”.

La Parola è Vita:

Genesi 44:17

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
Copyright © 1981, 1994 di Biblica, Inc.®
Usato con permesso. Tutti i diritti riservati in tutto il mondo.

Riveduta:

Genesi 44:17

Ma Giuseppe disse: 'Mi guardi Iddio dal far questo! L'uomo in man del quale è stata trovata la coppa, sarà mio schiavo; quanto a voi, risalite in pace dal padre vostro'.

Ricciotti:

Genesi 44:17

Rispose Giuseppe: «Non sarà mai ch'io faccia questo; chi ha rubato la coppa, sia egli mio schiavo; voi tornatevene liberi al padre vostro».

Tintori:

Genesi 44:17

Giuseppe rispose: «Dio mi guardi da far questo! Soltanto chi ha rubato la coppa sia mio schiavo; voi andatevene pure liberamente al padre vostro».

Martini:

Genesi 44:17

Rispose Giuseppe: Guardimi il cielo dal far così: colui che ha rubato la mia coppa ei sia mio schiavo; voi poi andatevene franchi al padre vostro.

Diodati:

Genesi 44:17

Ma Giuseppe disse: Tolga Iddio che io faccia questo; colui, appo il quale è stata trovata la coppa, mi sia servo, e voi altri ritornatevene in pace a vostro padre.

Commentario abbreviato:

Genesi 44:17

Capitolo 45

Il comportamento di Giuseppe per stare con i suoi fratelli e provare il loro affetto verso Beniamino Gen 45:1-17

La supplica di Giuda a Giuseppe Gen 45:18-34

Versetti 1-17

Giuseppe mise alla prova i suoi fratelli per vedere come trattavano Beniamino e se invidiavano o odiavano l'altro figlio di Rachele visto che già lo fecero una volta. Inoltre se avevano la stesso atteggiamento verso Giacobbe, loro padre, come avevano fatto. Trovando la coppa a Beniamino essi potevano rendere il pretesto per lasciarlo come schiavo. Ma non possiamo giudicare gli uomini per quello che fecero nel passato, né come si comporteranno in base al loro passato. Il servo li incolpò di essere stati ingrati verso Giuseppe ricambiando il bene col male e di avere stoltamente rubato una coppa di uso giornaliero la cui assenza sarebbe stata immediatamente notata, poiché così si legge: "Non è questa la coppa nella quale il mio signore beve e verso cui ha un particolare affetto e che avrebbe ricercato fino in capo al mondo? O, per mezzo della quale, lasciandola imprudentemente sulla tavola, avrebbe provato se eravate uomini onesti o no? Essi si gettarono a terra invocando la clemenza di Giuseppe e si appellarono alla giustizia divina, forse pensando all'offesa che essi avevano precedentemente fatto a Giuseppe, per la quale pensavano che Dio adesso gliene chiedeva conto. Anche nelle afflizioni dove pensiamo di avere fatto un torto agli uomini, dobbiamo ritenere che Dio è giusto e scopre il nostro peccato.

Riferimenti incrociati:

Genesi 44:17

Ge 18:25; 42:18; 2Sa 23:3; Sal 75:2; Prov 17:15
Ge 44:10
Ge 26:29; 37:32,33

Dimensione testo:


Visualizzare un brano della Bibbia

Aiuto Aiuto per visualizzare la Bibbia

Ricercare nella Bibbia

Aiuto Aiuto per ricercare la Bibbia

Ricerca avanzata